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10 GIUGNO 2025: LE VACANZE: L'OPPORTUNITA' PER I GIOVANISSIMI DI SCOPRIRE L'AUTONOMIA

  • Davide Perego | Dottore in Scienze e Tecniche Psicologiche
  • 10 giu
  • Tempo di lettura: 3 min

Il paese delle vacanze

sulle carte non è segnato,

ma di tutti i paesi

è certo il più beato 

(Gianni Rodari, Il paese delle vacanze)


Se ci fermiamo a pensare alle nostre vacanze da bambini, di norma permane quella sensazione di pace, di sicurezza e di serenità dettata da una sorta di parentesi dalla vita normale in cui potevamo provare a rinnovarci, acquisendo maggiore autonomia rispetto alla “vita di città”.

 

Le vacanze sono un momento in cui possiamo comportarci in maniera “diversa” rispetto alle nostre abitudini, provando a ragionare fuori dagli schemi e mettendoci in gioco anche distanziandoci, sempre con attenzione, dalla comfort zone a cui siamo abituati.

 

Per questo per i bambini è fondamentale, nel rispetto del loro modo di essere, vivere le ferie estive provando a superare i propri limiti e le proprie paure spesso dettate da insicurezze tipiche dell’età.

 

L’estate può aiutare i giovanissimi a uscire dalla gabbia dell’isolamento, invogliandoli seppur timidamente, ad avvicinarsi a un gruppo di coetanei che li aiutino a sentirsi parte di un “clan”; imparando nuove strategie nelle dinamiche di socializzazione che si riveleranno adattive anche al rientro a casa.

 

gattostizzito anche d’estate rimane a fianco dei giovanissimi, stimolandoli a mantenere un atteggiamento nonviolento nei confronti dei propri coetanei, accogliendo l’altro anche se percepito diverso da noi.

 

Vacanza spesso coincide con i primi amori adolescenziali, perché lontano dalla propria città può essere più semplice percepire affetto e interesse per una persona, che pur se “sconosciuta”, riconosciamo in grado di suscitare nuove emozioni spesso intense.

 

Conoscere l’altro significa anche conoscere meglio se stessi, scoprendo i propri sentimenti e il proprio modo di viverli, oltre alle proprie reazioni nella gestione di un rapporto a due.

È una fase fondamentale perché ci permette di imparare a districarci nei confronti delle emozioni che scopriamo di possedere, alla scoperta delle pulsioni che percepiamo in controtendenza alle resistenze a esse.La psicologa Rosanna Schiralli chiarisce che i genitori “devono stare accanto al piccolo, ma non addosso. Occorre lasciargli spazio e libertà d’azione. Se il bambino gioca sulla spiaggia, è meglio aspettare che sia lui a raccogliere una conchiglia o un sasso colorato e mostrarlo ai genitori. Se sono gli adulti a raccogliere l’oggetto e consegnarlo al piccolo, gli tolgono l’iniziativa, lo rendono passivo. Lasciando che sia lui a fare la prima mossa, lo stimolano a essere protagonista dell’esplorazione.

Ciò non significa che debbano mostrare indifferenza. Al contrario, la partecipazione emotiva di mamma e papà attribuisce più valore alle sue scoperte”.

 

È fondamentale che nelle vacanze estive venga inserito anche qualche momento di noia in quanto favorisce lo sviluppo della fantasia e dell’autonomia.

Noia non è da considerare un termine negativo, ma una parola ricca di potenzialità, in quanto permette ai giovani di sperimentare attraverso la propria creatività il miglior modo di riempire il tempo, bene considerato prezioso da ogni generazione.

Risorse intellettive e immaginazione, messe a servizio della noia, possono costruire qualcosa di magico che riempirà non solo l’estate, ma insegnerà al giovane un modo di perdersi nella propria mente, fidandosi e affidandosi alle proprie capacità.

 

Viviamo quindi ogni vacanza come un’opportunità in grado di regalare tempo di qualità per se stessi e per le persone più care, lasciando spazio a sperimentare nuove conoscenze e nuovi traguardi, con la consapevolezza che condividendo le emozioni si costruiscono i ricordi più duraturi, sempre nel rispetto dell’altro, come con gattostizzito proviamo a fare in ogni stagione dell’anno “seguendovi” al mare e in montagna, per ricordarci quanto sia importante adottare un atteggiamento nonviolento, anche quando siamo in vacanza!

 

Davide Perego

Dottore in Scienze e Tecniche Psicologiche

 
 
 

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